… quando ti avanza la crema pasticciera e io non la surgelo!

Crema pasticciera o crema pasticcera? Ho avuto il dubbio e così sono andata a spulciare il dizionario: secondo la Treccani il termine corretto è pasticciera, ma si tollera anche senza la i. Bene, chiarito il punto andiamo avanti!
Ho fatto le brioches e mi è avanzata un pò di crema, che farne? Una volta era davvero poca, poco più di una tazza da te. L’ho rimessa sul fuoco con 100 gr. di cioccolato fondente. Una volta raffreddata ho preso due cucchiaini e con la dolce metà (e serata filmone in tv) … l’abbiamo spazzolata. Una diavoleria sublime!
Questa volta ne ho un pò di più e non volendo replicare ho preparato la torta della nonna. Credo di averla mangiata l’ultima volta negli anni novanta, quando andava di moda come dessert dopo la pizza. Farla in casa non sembra complicato, perciò ho tirato fuori il matterello per la frolla…

Per una teglia da 22cm.
La frolla. ( https://unerboristaincucina.com/2019/02/15/la-mia-frolla/ )
3 tuorli
75 gr. di zucchero
125 gr. di burro
250 gr. di farina
1 pizzico di sale
scorza grattugiata di limone
Per la crema pasticciera
( https://unerboristaincucina.com/2019/02/28/la-crema-pasticcera/ )
100 gr. di tuorli
400 ml. di latte
50 ml. di panna fresca
150 gr. di zucchero
40 gr. di amido di mais
1 stecca di vaniglia
La difficoltà di questa torta sta nel chiuderla con la pasta frolla a contatto con il ripieno umido della crema. Io ho usato la carta forno per facilitare la manipolazione ma non è stato facile non rompere il ‘coperchio’.

Ho dovuto infatti mettere qualche ‘toppa’ ma in cottura si è appianata da sola, poi i pinoli sopra servono anche a nascondere eventuali difetti. La cosa importante è che la crema in cottura non esca dai bordi: quindi bisogna chiuderli bene prima pizzicando con le dita e poi rifinire con i rebbi di una forchetta.
Cospargete i pinoli senza pressare e infornate a 180 gradi ventilato. Quando la superficie avrà un colore biscottato potete sfornare.

Lasciate raffreddare prima di tagliarla!