I Gyoza (o Jiaozi)

… ravioli dall’Oriente!

In questo periodo non si fa altro che pensare a come trascorrere il tempo, costretti a stare in casa più del solito: i libri, i giornali, un pò di tv, il computer, le ‘chiacchiere da salotto fatte al telefono’ come le ha definite un amico, aiutano. Ma dopo un anno hanno perso la loro attrattiva, così alla fine il tempo non passa mai, ci costruiamo una ‘nuova’ routine, cercando di essere positivi, costruttivi e più sereni possibile. Ma le ore sono sempre le stesse, si cerca di trovare nuove cose da fare dopo aver fatto qualunque lavoretto in casa, rimandato per mancanza, appunto, di tempo o perché si aveva altro da fare di più divertente!

I Gyoza possono essere cotti al vapore, spadellati e anche fritti. Io ho preparato la ricetta con il ripieno classico, ma esistono molte varianti, con il pesce o con solo verdure. Anche voi potete farcirli come più vi piace. In Cina, Giappone e Corea vengono solitamente serviti come antipasto o come contorno a piatti più ricchi come i ramen.

La preparazione della pasta e del ripieno è abbastanza semplice, potrebbe essere più complicato il ‘confezionamento’ se non avete la formina apposita o, come me, avete tempo e volete fare tutto a mano!

Per la pasta: ( 30 gyosa circa)

300 gr. di farina 00

120 ml. di acqua bollente

2 prese di sale

Per il ripieno:

300 gr. di manzo macinato due volte

1/2 cavolo cinese

2 cipollotti

1 cucchiaio di salsa di soia (tamari)

1 cucchiaio di aceto di riso (va bene anche di mele)

1 cucchiaio di olio di sesamo

Ho iniziato dalla preparazione della pasta facendo bollire l’acqua e aggiungendola in una ciotola alla farina setacciata con il sale. L’acqua calda aiuta a formare meglio il glutine rendendo l’impasto elastico e più facile da lavorare. Con una forchetta ho iniziato ad impastare ed appena si è intiepidito l’ho trasferito sul piano di lavoro ed ho iniziato a lavorarlo con le mani. Potete usare l’impastatrice ma la quantità è davvero minima e poi impastare a mano è divertente!

Ho continuato ad impastare sino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e leggermente appiccicoso. L’ho avvolto nella pellicola e fatto riposare mentre preparavo il ripieno.

Ho tagliato finemente, molto finemente, il cavolo ed i cipollotti e li ho messi in una ciotola. Ho sgranato con le dita la carne tritata e l’ho unita alla verdura.

Ho quindi condito con la salsa di soia, l’aceto e l’olio e ho amalgamato bene il tutto.

Ho ripreso la pasta ed ho formato prima dei cilindri e poi li ho divisi in tanti quadretti, un pò come facciamo per gli gnocchi di patate. Ho ricavato delle palline da ogni quadretto e poi con il matterello e un poco di farina sul piano ho formato i dischi. Potete, in alternativa, stendere l’impasto sottilmente e ricavare i dischi con il coppa pasta.

Lo spessore deve essere come quello di un raviolo. Esiste la formina apposita, ma avrei fatto molto più in fretta, quindi la parte ludica e di passatempo l’avrei persa!

Tenendo il disco di pasta sulla mano ho messo al centro un cucchiaino di ripieno e poi con la punta delle dita ho uniti i lembi schiacciandoli e poi facendo le pieghe sul bordo.

Come ho detto in precedenza si possono cuocere al vapore, friggere o spadellare. Per provarli subito (il resto l’ho messo in freezer) ho provato a spadellarli.

Ho scaldato bene un tegame antiaderente, unto con poco olio, quindi ho sistemato i gyosa lasciando che la base si colorasse per bene, ci sono voluti pochi minuti. A questo punto ho versato qualche cucchiaiata di acqua, ho coperto ed abbassato il fuoco al minimo. Il vapore, in pochi minuti, ha finito di cuocere la parte superiore. Li ho conditi con qualche goccia di salsa di soia e serviti!

La dolce metà, che aveva dichiarato di non volerli assaggiare, li ha assaggiati… eccome!