…meat pie from England!

Oggi sono un pò nostalgica. Mi manca la prole e i viaggetti a Londra in primavera per stare un pò tutti insieme. Invece siamo di nuovo chiusi in casa, praticamente come un anno fa, ma con meno pazienza. Oggi non piove ma di primavera ancora non se ne parla.

Ricordo le volte che abbiamo cenato in un pub, pasteggiando con la birra e quasi sempre le ‘mashed potatos’ o l’immancabile ‘pie of the day’! Perciò l’associazione nostalgia-pie-nuovaricetta è arrivata a rallegrarmi un pò, come sempre quando ho una ‘mission’ in cucina.
Questa torta salata nasce per riciclare gli avanzi, racchiusi in un involucro di pasta, tipo frolla salata. La ricetta che segue è quella classica del ‘stew pie’: praticamente uno spezzatino di manzo racchiuso nella pasta e poi cotto in forno.
La ‘frolla salata’ per questa ricetta è composta da farina, acqua, sale , strutto e poco latte. Ho trovato molte ricette in merito, chi usa direttamente la pasta brisee già pronta, chi la sfoglia, ma la vera pie ha una consistenza differente. Ho deciso che quella con lo strutto si avvicinava di più all’originale che ho mangiato, ma mai preparato. In effetti ricorda la pasta delle panade sarde, però è più friabile, mentre quella preparata per la ricetta sarda è più ‘pane’ perché viene usata la semola insieme alla farina.
Questo piatto viene preparato anche con il pesce, ne ricordo una memorabile con il salmone, con le verdure, con la purea di patate ( mashed potatos) e la carne trita. Solitamente la servono in piccole cocottine monoporzione, io ho preparato proprio la torta, pie, che sarà buona oggi e anche domani… almeno spero!
Per una tortiera da 22 cm.
Per la pasta:
300 gr. di farina
90 gr. di strutto
1 generoso pizzico di sale
50 ml. di acqua fredda
30 ml. latte
1 tuorlo d’uovo per la spennellatura con un poco di prezzemolo
Per il ripieno:
800 gr. di spezzatino di vitella
200 gr. di funghi champignon
4 cucchiai di farina
1 grossa cipolla
5 carote
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino rosso ( o 1 birra scura)
sale e pepe
Ho iniziato con il ripieno preparando il trito di cipolla e carote. In una casseruola capiente ho versato un filo d’olio extra e ho unito il trito a fuoco medio. Nel frattempo ho salato e pepato i pezzi di carne. Li ho aggiunti al trito rosolato e ho fatto andare a fuoco più vivace.

Quando la carne si è colorata per bene ho aggiunto la farina a pioggia. Ho continuato a mescolare per farla tostare. A questo punto ho aggiunto il vino alzando la fiamma (o la birra scura se preferite).
Evaporato l’alcol del vino ho aggiunto un poco d’acqua, ho riportato la fiamma al minimo, ho coperto e lasciato cuocere così per circa 45 minuti. Controllate ogni tanto e se è il caso aggiungete ancora un poco di acqua.

Una decina di minuti prima di spegnere ho aggiunto i funghi tagliati a fettine.
Quindi ho spento e lasciato raffreddare. Non preoccupatevi se vedete ancora un pò di liquido, una volta freddo si rapprenderà.

Nel frattempo mi sono dedicata alla pasta. Ho setacciato la farina con il sale in una ciotola, ho aggiunto lo strutto. Continuando ad impastare ho aggiunto l’acqua e il latte già miscelati. Aggiungete poco per volta, non è detto che vi occorrerà tutta.

Ho steso 2/3 dell’impasto con l’aiuto della carta forno ed ho foderato la teglia cercando di tenere i bordi alti. Ho quindi versato lo stufato ormai freddo e con il resto dell’impasto ho fatto la copertura.

Ho fatto un buco al centro per far sfiatare il vapore in cottura. Ho spennellato con un tuorlo d’uovo sbattuto con poco prezzemolo tritato e infornato a 180 gradi ventilato per 40 minuti circa.

Ed ecco il risultato…

A parte il profumo indescrivibile, sono molto soddisfatta del risultato. La prossima volta vorrei provare ad usare il burro al posto dello strutto per capire se c’è effettiva differenza, ma sto parlando davvero di minimi particolari. Assolutamente da rifare!!

Confermo che la pie era (sic!) buona anche il giorno dopo!
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