
Doveva essere già primavera… Dovevamo essere tutti vaccinati o quasi… Dovevo essere a dieta inoltrata… E invece…
Pioggia, vento, chiusi di nuovo in casa, freddino umido e la giornata che passa lenta. Cercando di ignorare il mio pessimo umore mi sono dedicata a una nuova ricetta, che, in quanto nuova, richiederà la mia massima attenzione, evitando così di indugiare sul mondo che mi circonda e su questo brutto periodo che sembra non passi mai.
Ma come si dice: ‘forza e coraggio!’ Arriveranno anche qui i giorni della festa, come le foto che ho visto, con un poco di invidia, del centro di Londra.Sole e cielo terso, gente per strada, tavolini all’aperto, un sogno. La prole finirà per essere vaccinata prima di noi… ma almeno loro sono al sicuro.
Questo piatto della tradizione napoletana l’ho visto per la prima volta in tv osannato dallo chef Cannavacciuolo. E’ un piatto ideale per i giorni freddi, molto confortante e, vi avverto, abbastanza calorico.
Se siete di malumore, se siete tristi e sconsolati, questo piatto vi riconcilierà con il mondo. E visto che la dieta è stata ‘momentaneamente sospesa’… vi spiego come l’ho preparata.
6 patate medie
1 cipolla bianca
1 costola di sedano
4 carote medie
1 manciata di pomodorini datterini
100 gr. di pancetta affumicata
1 crosta di parmigiano reggiano
100 gr. di provola affumicata a dadini
250 gr. di pasta corta da minestrone (meglio se mista)
Olio extravergine d’oliva
Pepe nero a vostro gusto
Ho preparato il trito classico con la cipolla, il sedano e le carote. In una capiente casseruola ho messo un filo d’olio, il trito e la pancetta e l’ho fatto andare a fuoco dolce.

Nel frattempo ho sbucciato e lavato le patate, le ho tagliate a cubetti: la misura è importante perché devono cuocere senza rompersi troppo. Le ho aggiunte al resto in pentola, lasciando che si insaporissero per qualche minuto.

Ho aggiunto i pomodori e la crosta di parmigiano. A questo punto ho versato l’acqua tanto quanto ne occorre per raggiungere a filo le patate, senza coprirle. Ho abbassato il fuoco al minimo, ho coperto e lasciato andare sino alla cottura delle patate.

Quando le patate erano cotte ho unito la pasta. Potrebbe essere necessario aggiungere qualche cucchiaio d’acqua. Fate attenzione che non sia troppa, alla fine deve risultare abbastanza asciutta, quindi se serve aggiungetela poco per volta. Una volta cotta anche la pasta ho spento il fuoco ed aggiunto pepe nero e i cubetti di provola. Una girata veloce e ho impiattato!!


Il mio umore è decisamente migliorato… buonissima!