Sul bel Danubio blu

L’altra sera ho ascoltato, dopo molto tempo, il valzer di Strauss (figlio) “Sul bel Danubio blu” e sono affiorati bellissimi ricordi. Io adolescente tra le braccia di mio papà a ballare in salotto… un, due, tre …un,due,tre…

Il giorno del primo dell’anno, cascasse il mondo, in casa a mezzogiorno si accendeva il televisore per seguire e ascoltare il concerto di Capodanno suonato dall’orchestra di Vienna. E alle prime note di questo valzer, ovunque fossi affaccendata e così mio padre, ci ritrovavamo in salotto e cominciavamo a ballare ridacchiando. Poi più tardi, quando era quasi pronto in tavola, arrivavano i nonni, quasi sempre nel momento in cui l’orchestra attaccava la marcia dei Radeski…e allora era il momento di battere le mani a tempo, come la platea davanti all’orchestra, incitata dal direttore d’orchestra.

Un,due, tre, un,due,tre…

Ora non è più sempre possibile stare insieme a Capodanno e poi il concerto non lo trasmettono più, ma questo ricordo è così piacevole.

Completamente rapita dalle note e dal ricordo di abbracci e risate, mi è venuto in mente un dolce che volevo preparare per il tè con le mie ‘amichette di merenda’ in occasione del mio compleanno. Poi ho preferito preparare i panini salati e quindi accantonato l’idea. Quindi, visto che avevo del lievito di birra in scadenza nel frigo e un pò di nutella, ho deciso di provare a farlo. Così ho tirato fuori la planetaria e…

510 gr. di farina di manitoba

40 gr. di burro

100 gr. di zucchero

20 gr. di lievito di birra fresco

150 ml. di latte

2 uova intere

nutella o marmellata per la farcire

Ho versato nella planetaria la farina, lo zucchero, il burro morbido a tocchetti e il lievito sbriciolato. Ho fatto andare a velocità bassa per qualche minuto. Nel frattempo ho sbattuto le uova nel latte e le ho aggiunte poco per volta all’impasto. Una volta assorbite ho aumentato la velocità al massimo e ho lasciato impastare per una decina di minuti.

Pronto per la prima lievitazione!

L’impasto ottenuto deve essere omogeneo e compatto. Ho fatto quindi una palla, ho spolverato il fondo della planetaria di farina ed ho adagiato l’impasto. Ho coperto e fatto lievitare per alcune ore, sino al raddoppio, dentro il forno spento con la lucina accesa.

Ora dall’impasto bello gonfio ho ricavato 12 palle, le ho stese e spalmate con la nutella nella parte interna.

Ho poi richiuso unendo i bordi verso l’interno, le ho rigirate ottenendo di nuovo una palla, che ho sistemato nella teglia foderata di carta forno. Attenzione che la parte della chiusura stia sul fondo della teglia.

Pronte per la seconda e ultima lievitazione!

Ho rimesso nel forno spento perché lievitassero di nuovo dopo averle maneggiate. Ci vorrà circa un ora e mezza, capirete che sono pronte perché sembreranno scoppiare.

Via in forno!

Ho spennellato con un tuorlo amalgamato con un cucchiaio di latte e infornato a 180 gradi per circa 20 minuti, poi a 160 per altri 10.

Uno spettacolo, ma la prossima volta ne ricaverò 24 palline. Teglia più grande, questa è da cm. 27 , così ogni piccolo panino sarà di circa tre bocconi. Comunque pazzeschi vero? Enjoy!