
Questa ricetta l’ho trovata per caso una decina di anni fa. Mi ero appena avvicinata al mondo dei lievitati e, in preda ad un ondata di ottimismo, avevo deciso di preparare il pane. Una bella e grande pagnotta casereccia, croccante al di fuori e piena di profumo e morbida mollica dentro. Nel rovistare tra i libri ebbi qualche suggerimento ma occorreva avere già dimestichezza e tecnica. Quindi provai a vedere se in rete ci fosse qualche ricettina più semplice, per una come me: tanta buona volontà ma ancora inesperta. Ma anche lì pagine e pagine di tecnica di cottura, di impasto, di lieviti, di farine ….insomma un delirio.
In una pagina a caso, non ricordo neanche come ci fossi arrivata, trovai l’articolo di un giornalista italiano che decantava il pane di una panetteria di Brooklyn (NY) gestita da italiani: preparavano un pane senza impastarlo, ma, soprattutto, lo cuocevano in un normale forno e dentro una pentola. Ecco quello che cercavo!!! Mi misi subito all’opera ed il risultato fu fantastico e quindi molto incoraggiante. Oggi ho deciso di replicarlo visto che sarà una lunga settimana di festa tra Pasqua e il Primo Maggio. Provatelo e poi mi direte….
300 gr. di farina di manitoba
200 gr. di farina 00
4 gr. di lievito madre essicato ( o 2 gr. di lievito di birra fresco)
10 gr. di sale
350 cc. di acqua tiepida
5 gr. di zucchero
In una grande ciotola versate le due farine ed il sale. Con la mano miscelatele per qualche minuto, unite lo zucchero e miscelate ancora. Prendete una forchetta e versate mescolando l’acqua e il lievito essicato. Se usate quello fresco lo avrete sciolto prima nell’acqua. Mescolate con la forchetta sino ad ottenere una pappetta molliccia e rugosa. Il vostro lavoro per ora è finito. Coprite con la pellicola e lasciatelo dentro la credenza almeno 12/14 ore. Dovrà più che raddoppiare e riempirsi di enormi bolle!

Passato il tempo necessario su una spianatoia spargete un poco di farina e rovesciate l’impasto molle e gonfio. Con l’aiuto di una spatola ripiegate verso il centro gli angoli sino ad ottenere una sfera. Ora prendete un canovaccio, spolverate di farina e adagiatevi la pagnotta con la parte delle pieghe sotto.

Mettete ancora a riposo per un ora. Nel frattempo accendete il forno statico a 230 gradi. Quando sarà a temperatura inserite la pentola di coccio o comunque da forno (in ghisa, in acciaio) e fatela scaldare per bene. Quando è pronta tiratela fuori dal forno, togliete il coperchio ed rovesciate la pagnotta con le pieghe questa volta verso l’alto.

Adesso rimettete il coperchio e infornate per circa 30 minuti. Poi togliete il coperchio e cuocete ancora una decina di minuti per colorare bene la crosta superiore. Sfornate e fate raffreddare in una gratella. Pronto!!


Precisazioni.
Ho usato la pirofila di Emile Henry da 22 cm. La pagnotta è venuta bene ma proverò a farlo in quella più grande perchè preferisco più crosta e meno mollica. Vedete voi a seconda del vostro gusto.
Ho cominciato dopopranzo di sabato ed ho sfornato domenica alle 11,30.
Purtroppo on line quel famoso articolo corredato di video non lo trovo più ma, allora, avevo preso nota!
E questo è il risultato usando la pentola Emile Hernry da 28 cm.

