
Questo strano essere marino, sempre più raro nei nostri fondali per la pesca dissennata, racchiude nelle sue uova il sapore del mare per eccellenza, con una nota dolce molto marcata. Su un crostino o semplicemente mangiate con un cucchiaino sono una prelibatezza. In casa condiamo gli spaghetti e a volte ho provato ad abbinarlo, sempre con la pasta, agli asparagi selvatici. Essendo molto amari con la dolcezza della polpa di riccio sono squisiti. Gli spaghetti io li faccio così:

Per 500gr. di pasta
3 spicchi d’aglio sbucciati
olio extravergine d’oliva
100 gr. di polpa di riccio
una punta di peperoncino ( facoltativa)
In una padella capiente faccio insaporire l’olio con gli spicchi d’aglio a fuoco dolce. Uso mettere anche una punta di peperoncino per evitare che poi il piatto risulti troppo dolce.
Scolo la pasta e butto in padella con un po’ della sua acqua per fare la cremina. Spengo il fuoco e verso la polpa del riccio girando velocemente, pronta!

Quando invece è periodo di asparagi li faccio sbollentare una decina di minuti in acqua per togliere un po’ di amaro. Le sommità le faccio saltare in padella con l’aglio intero, in questo caso non occorre il peperoncino. Scolo la pasta grondante, quando ottengo la cremina spengo e condisco con la polpa del riccio.
