Il Flan di Dorellik

“Grazie zia di averla condivisa con noi!”

Ecco un altra ricetta della mia adorata nonna, nonché uno dei suoi cavalli di battaglia. Come pronunciava lei, alla francese, la parola ‘flan’ nessuno mai. Devo confessare che è un dolce che non amo moltissimo. Invece i miei fratelli diventavano pazzi per flan e budini in genere soprattutto per quello al cioccolato. Loro compravano quelli in polvere già pronti, dovevano aggiungere solo il latte, e poi li divoravano come se fossero noccioline. Ricordo che nonna, quando nacque mio figlio, mi portava tutti i giorni in clinica due coppette di flan in quelle formelle d’acciaio , “per favorire la montata lattea”. Naturalmente è un ottimo ricostituente e un buon dolce ma non ha nessuna influenza sull’allattamento.

Ma ieri sera, a una cena tra amiche, ho realizzato che se non fosse per le calorie sarebbe stato spazzolato da tutte, me compresa. Pur non amando la consistenza, il sapore è fantastico, sa di casa, di calore, di affetto.

Insomma quando oggi mangio oggi un flan torno un po’ bambina……

Tutto quasi pronto……

1/2 litro di latte intero

1/2 stecca di vaniglia o scorza di limone

2 uova intere

4 tuorli d’uovo

125 gr. di zucchero

3/4 cucchiai di zucchero per il caramello (per lo stampo)

Mettete a bollire il latte con la stecca di vaniglia. Intanto montate tutte le uova con lo zucchero. Amalgamatele con delicatezza al latte caldo.

Mettete lo zucchero nel fondo dello stampo e fatelo sciogliere a fuoco dolce. Quando il colore sarà ‘oro scuro toglietelo dal calore e fatelo roteare perché vada nelle pareti’ (citazione di nonna).

Ora, usando un colino, versate il composto già pronto nello stampo. Fate cuocere a bagnomaria o in forno o sul fornello. Ricordate che l’acqua del bagnomaria non deve mai arrivare a bollire. Il flan sarà pronto quando infilando lo stecchino ne uscirà quasi pulito. Fate raffreddare bene prima di toglierlo dallo stampo.

Ciao nonna!

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