
Ecco un altra ricetta della mia adorata nonna, nonché uno dei suoi cavalli di battaglia. Come pronunciava lei, alla francese, la parola ‘flan’ nessuno mai. Devo confessare che è un dolce che non amo moltissimo. Invece i miei fratelli diventavano pazzi per flan e budini in genere soprattutto per quello al cioccolato. Loro compravano quelli in polvere già pronti, dovevano aggiungere solo il latte, e poi li divoravano come se fossero noccioline. Ricordo che nonna, quando nacque mio figlio, mi portava tutti i giorni in clinica due coppette di flan in quelle formelle d’acciaio , “per favorire la montata lattea”. Naturalmente è un ottimo ricostituente e un buon dolce ma non ha nessuna influenza sull’allattamento.
Ma ieri sera, a una cena tra amiche, ho realizzato che se non fosse per le calorie sarebbe stato spazzolato da tutte, me compresa. Pur non amando la consistenza, il sapore è fantastico, sa di casa, di calore, di affetto.
Insomma quando oggi mangio oggi un flan torno un po’ bambina……

1/2 litro di latte intero
1/2 stecca di vaniglia o scorza di limone
2 uova intere
4 tuorli d’uovo
125 gr. di zucchero
3/4 cucchiai di zucchero per il caramello (per lo stampo)

Mettete a bollire il latte con la stecca di vaniglia. Intanto montate tutte le uova con lo zucchero. Amalgamatele con delicatezza al latte caldo.
Mettete lo zucchero nel fondo dello stampo e fatelo sciogliere a fuoco dolce. Quando il colore sarà ‘oro scuro toglietelo dal calore e fatelo roteare perché vada nelle pareti’ (citazione di nonna).
Ora, usando un colino, versate il composto già pronto nello stampo. Fate cuocere a bagnomaria o in forno o sul fornello. Ricordate che l’acqua del bagnomaria non deve mai arrivare a bollire. Il flan sarà pronto quando infilando lo stecchino ne uscirà quasi pulito. Fate raffreddare bene prima di toglierlo dallo stampo.

Il santo graal di famiglia😱😱😱 …. dopo la minestra di patate anche il flan 🍮…..
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